Dalla nota in data 18 agosto 2020 del Sindaco pro tempore p.i. Fagioli si apprende che:
1) Risulta ancora iniziata ufficialmente la campagna elettorale: ah sì? Che cosa significa? Dobbiamo aspettare il colpo di fischietto, il permesso magnanimo del Fagioli per parlare della città e delle elezioni (fra un mese!)?
2) Il ruolo di fornire informazioni ai cittadini in merito ai dati relativi all’emergenza sanitaria vigente spetta alle autorità sanitarie: il Sindaco, apprese le informazioni dalle Autorità Sanitarie, come autorità sanitaria locale (art. 50 TUEL e art. 13, co. 2 l. 833/78), ha tutto il diritto ed il dovere morale di rivolgersi alla sua cittadinanza per rassicurare, orientare, istruire, far sentire materialmente la vicinanza dell’Amministrazione agli amministrati; come fanno tantissimi Sindaci, anche del nostro territorio, che addirittura giornalmente si rivolgono in modo pubblico ai loro cittadini; evidentemente, sono tutti dei chiacchieroni alla ricerca di popolarità, perché la consegna dovrebbe essere il silenzio; l’unica stella che brilla nel nostro firmamento saronnese è il sindaco-muto; chissà come la pensano, p.es., a Ceriano Laghetto, a Solaro, a Caronno Pertusella, a Gerenzano; sbagliano tutti; oppure, alternativamente, è il Governo, è la Regione che sbaglia nel divulgare i dati, sicché il silenzio è la migliore linea di condotta: un bel tacer non fu mai scritto;
3) Divulgare mezze verità e gettare fumo negli occhi ai lettori, lo ritengo poco onorevole: le mezze verità, anzi: la confusione deliberata tra norme, provengono dal Sindaco pro tempore, che tira in ballo norme che non c’entrano niente con il comunicare in trasparenza con i cittadini; inutile e fuorviante il richiamo all’art. 13 della l. 833/1978, che non riguarda per nulla la materia di cui ci stiamo occupando; mentre l’art. 50, co. 5 del TUEL citato dal p.i. Fagioli riguarda le ordinanze contingibili ed urgenti, che non hanno alcuna attinenza con il dovere informativo, di trasparenza e di opportunità e di cui io non ho assolutamente parlato, perché fuori tema (che c’entrano le ordinanze?): forse che il Sindaco uscente si pronuncia per ordinanze? Ridicolo. In punto… spiace ancora una volta rilevare la sua ordinanza-capolavoro del 25 febbraio scorso, che in toni apocalittici evocava l’orrida cifra di possibili 1.200 morti in città (con tutti i conseguenti danni all’immagine ed alla credibilità che ne sono conseguiti). Giudichi da sé chi fa fumo in modo poco onorevole…
4) Abbiamo definitivamente capito che l’attuale primo cittadino continuerà a tacere; va bene, ne prendiamo atto; i cittadini si arrangeranno; gli impegnati nella campagna elettorale, per contro, continueranno ad esporre liberamente le loro opinioni, anche se fastidiose, tanto fastidiose da essere scambiate, molto onorevolmente, per latrati.